Cavallino-Treporti è una terra tra mare e laguna, ricca di storia e di biotipi naturali da scoprire, ammirare e preservare. L’intera zona è lambita dalle acque che ne delineano i confini; le coste sono infatti bagnate dalle acque salse del Mar Adriatico, da quelle salmastre della Laguna Nord di Venezia e dalle acque dolci del fiume Sile (quest’ultimo fa parte del percorso fluviale denominato Litoranea Veneta).
La zona costiera si compone di un litorale sabbioso di forma allungata, di circa 15 km, risultato dei sedimenti derivanti dal Piave, plasmati dal Mare, dalla Laguna e dalle aree palustri e lagunari oggi bonificate; ma è in seguito all’assiduo intervento antropico che il territorio ha acquisto la sua conformazione attuale.
Elementi morfologici caratteristici del paesaggio lagunare sono le barene e le valli da pesca. Per quanto riguarda invece l’Alto Adriatico, particolare interesse hanno le tegnùe (termine dialettale traducibile con zone di trattenuta, qui infatti si impigliavano le reti da pesca), ovvero splendidi affioramenti calcarei naturali.
Cavallino-Treporti fa parte del sito Venezia e la sua laguna, diventato patrimonio UNESCO nel 1987 proprio per l’ambiente lagunare che lo caratterizza.
La zona, dapprima interessata da una vocazione di tipo agricolo (tanto da essere definita nei secoli passati la California di Venezia per la sua produzione e vendita di frutti ed ortaggi al mercato di Rialto), nel Novecento ha conosciuto una conversione del territorio, portandola a diventare una realtà turistica ben consolidata: la prima località europea per il turismo open-air.
Per le sue particolarità climatiche, la Penisola del Cavallino è stata individuata come Important Plant Area (IPA) denominata “Laguna di Venezia e Penisola del Cavallino” (cod. VEN4).
Dal punto di vista storico si fanno risalire le origini di Cavallino-Treporti sin dall’epoca romana, passando per il dominio della Repubblica Serenissima di Venezia e le guerre mondiali, arrivando fino ai giorni nostri. Una particolarità della zona è rappresentata dalla massiccia presenza di edifici militari disseminati lungo tutto il territorio (circa 200 tra fortificazioni e torri telemetriche), unico esempio in tutto il territorio nazionale.